Un nuovissimo laboratorio per gli allievi del corso di Operatore Agroalimentare intitolato a Fabrizio Matteucci, ex sindaco di Ravenna scomparso lo scorso anno.
Si è svolta oggi, giovedì 6 maggio, l’inaugurazione di una nuova sede didattica di ENGIM RAVENNA, in Via Romea Nord 248, presso l’area rurale dell’ex azienda agricola sperimentale Marani. Presenti al taglio del nastro il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, la direttrice di ENGIM Ravenna, Rina Giorgetti e il Presidente Nazionale ENGIM, padre Antonio Teodoro Lucente.
Spazi completamente nuovi che, dopo un processo di ristrutturazione durato 5 anni con l’investimento di 1 milione di euro da parte della Congregazione dei Giuseppini Murialdo, ora ospiterà un’aula per la didattica, spogliatoi e un laboratorio per la trasformazione di prodotti agroalimentari dotato di strumenti di ultima generazione come forni, abbattitori, celle frigo, impastatrici e macchine per la cottura sottovuoto. Oltre 200 metri quadri di immobile e oltre due ettari di terreno, a disposizione delle attività degli allievi di ENGIM.
Il nuovo fabbricato, con laboratorio di trasformazione e aule didattiche, è stato intitolato a Fabrizio Matteucci, sindaco di Ravenna dal 2006 al 2016, prematuramente scomparso nel febbraio 2020. “Questa intitolazione mi commuove e allo stesso tempo mi riempie di orgoglio – ha dichiarato il sindaco Michele de Pascale – perché so quanto Fabrizio amasse la sua città e in particolare i giovani e si ponesse sempre in attento ascolto dei loro pensieri, dei loro sogni e delle loro domande sul futuro. Per questo penso che non ci fosse luogo migliore da dedicargli, perché qui si dà vita a percorsi di studio legati a settori produttivi molto importanti del nostro straordinario territorio, che possono sia contribuire alla crescita professionale e personale di tanti ragazzi e ragazze che concorrere allo sviluppo di settori strategici per la nostra realtà”.
“Un traguardo importante per Engim Emilia-Romagna che potrà rendere disponibile agli allievi iscritti al percorso agroalimentare una nuova sede, con nuove attrezzature utili per imparare un mestiere – dichiara Rina Giorgetti, Direttrice di ENGIM – Un nuovo punto di riferimento per il settore agroalimentare del territorio ravennate e per le aziende dell’indotto, in quanto da oggi avranno a disposizione un luogo in più per la formazione di figure professionali specializzate.”
Circa 100 gli allievi che saranno coinvolti nelle attività che riguarderanno la formazione nei diversi processi di produzione e trasformazione dei prodotti agroalimentari (latte e latticini, carni, prodotti vegetali, prodotti da forno, ecc.), gestendo le varie fasi, dalla lavorazione delle materie prime e dei semilavorati al confezionamento del prodotto finito, utilizzando macchine e strumenti propri degli specifici ambiti e cicli di lavorazione. Inoltre, il terreno a disposizione li vedrà protagonisti nella coltivazione delle materie prime.
“E’ un progetto iniziato con la seconda giunta Matteucci e che è stato portato avanti dall’attuale amministrazione comunale e che regala a Ravenna la rigenerazione di uno spazio e una nuova occasione di formazione professionale in un settore importantissimo come quello agroalimentare che è una delle eccellenze di Ravenna e di tutta la Romagna – commenta il Sindaco di Ravenna, Michele de Pascale – Questo progetto darà inoltre una vera opportunità a ragazze e ragazzi che provengono a volte anche da percorsi non sempre facili di trovare un riscatto, una professionalizzazione e un lavoro che sappia valorizzare i loro talenti.”
Soddisfazione anche da parte di padre Antonio Teodoro Lucente, Presidente Nazionale ENGIM: “Questa inaugurazione fa parte in pieno dello spirito che ci anima e che anima ENGIM. C’è bisogno di accoglienza, c’è bisogno di ascolto. Dobbiamo incontrare le persone e affrontare i problemi, mentre troppo spesso si affrontano le persone e si incontrano i problemi. Dobbiamo accompagnare queste persone e sconfiggere l’esclusione e il pregiudizio. ENGIM cerca sempre di rispondere a questi bisogni, soprattutto quando si tratta di giovani e lavoro perché ogni giovane lavoratore vale tutto l’oro della terra.”