Il Progetto Orientamento Metropolitano di AECA e della Città Metropolitana di Bologna è stato individuato come best practice nell’ambito della ricerca realizzata da ActionAid Italia “Contrastare le disuguaglianze educative: partecipazione studentesca e orientamento scolastico“ di Chiara Agostini, Ester Bonomi e Margherita Gori Nocentini nell’Aprile di quest’anno per conto dell’Università di Milano.
Disegno, proposta e azione del Progetto sono state apprezzate, nel particolare, per la mobilitazione, l’attivazione e la messa a sistema di collaborazioni fra diversi attori del Territorio Metropolitano con fine la genesi d’un organico apparato di orientamento competente nell’affrontare nella maniera più efficace e comprensiva possibile le esigenze orientative degli studenti. L’aspetto cardinale che ha permesso all’opera di costituirsi paradigma esemplare entro il tema d’imbrigliare la dispersione a livello d’iniziativa territoriale in tema di orientamento risulta essere il
modello organizzativo impiegato, basato sulla partecipazione. Questo si fonda infatti sul coinvolgimento di
tutti gli attori pubblici e privati che a vario titolo si occupano di orientamento nelle fasi di programmazione
e attuazione degli interventi, oltre che nel governo dell’intero sistema. Tale capillare intesa è slanciata e assistita dallo strumento che più di tutti risalta indicativo degli intenti e del servizio del Progetto a livello locale, il Centro Risorse per l’Orientamento Maria Luisa Pombeni.
Questo “Modello Bolognese” è stato proposto come buona pratica, dallo Studio, in quanto finalizzato alla creazione di un vero e proprio sistema integrato e partecipato, promuovendo una cultura dell’orientamento condivisa a livello territoriale. La logica è quella del superamento di un sistema basato su singole progettualità tra loro indipendenti, a favore invece della promozione del lavoro in rete.
A partire da Pagina 47 dell’allegato in calce vi è il dettaglio delle rilevazioni dell’Università di Milano.