ACCOGLIENZA E INCLUSIONE: SIAMO STATI OSPITI DELL’ANNUAL REPORT DI ENGIM EMILIA-ROMAGNA 2024

Negli ultimi anni, l’Italia ha affrontato una crescita significativa nel numero di minori stranieri non accompagnati (MSNA), un fenomeno strettamente legato alle migrazioni via mare. Nei primi sei mesi del 2024, sono stati censiti 20.206 MSNA. La maggior parte di questi giovani è composta da ragazzi di 17 anni (49,8%), seguiti dai 16enni (25,1%) e dai 15enni (13,7%). Tra le regioni italiane con la maggiore concentrazione di MSNA si trovano Sicilia, Lombardia ed Emilia-Romagna.

In particolare, l’Emilia-Romagna si distingue per la sua capacità di accoglienza e per l’impegno nel creare una rete coordinata in grado di rispondere ai bisogni specifici di questi giovani. L’obiettivo è fornire loro supporto educativo, assistenza psicologica e un percorso di inclusione socio-lavorativa. Questo impegno è stato al centro dell’Annual Report di ENGIM Emilia-Romagna, svoltosi il 2 Dicembre 2024, un evento che non solo presenta il bilancio sociale dell’organizzazione, ma rappresenta anche un’occasione per sensibilizzare su temi cruciali affrontati attraverso le attività progettuali dell’ente.

Durante l’evento, AECA, capofila dei progetti territoriali di Ravenna rivolti ai MSNA, ha portato un contributo con l’intervento di Michele Zarri. La sua testimonianza si è integrata con quella di Francesca Bergamini, rappresentante della Regione Emilia-Romagna, e dei referenti del Comune di Ravenna, con cui AECA ed ENGIM hanno collaborato attivamente. L’Annual Report è stato anche un momento di confronto e riflessione sull’accoglienza e sull’integrazione, arricchito dagli interventi di figure chiave come il nostro Presidente Giuseppe Pagani, Rina Giorgetti, direttrice di ENGIM Emilia-Romagna, e Antonio Lucente, presidente di ENGIM Nazionale.

Un momento particolarmente significativo è stato offerto dalle testimonianze dirette di giovani migranti. Con semplicità, autenticità e profondità, questi ragazzi hanno saputo trasmettere il messaggio centrale dell’evento: “Liberiamoli perché liberati”, un invito a considerare l’accoglienza non solo come un dovere, ma come un percorso di liberazione reciproca e di crescita collettiva.