NEL CONVEGNO DI MARTEDI’ 1 OTTOBRE A BOLOGNA E’ EMERSO L’IMPEGNO A COSTRUIRE INSIEME UNA RETE DI IDEE PER IL FUTURO DEL LAVORO.
“Siamo in Emilia-Romagna. Ma l’Emilia-Romagna è in Italia e l’Emilia-Romagna è in Europa. Il nostro sguardo, l’attenzione che abbiamo sempre posto e continueremo a porre sulla Formazione Professionale e sul Lavoro, deve essere rivolta oltre i confini regionali. Senza parlare di “modello Emilia-Romagna” e senza più sentir dire “ma voi siete l’Emilia-Romagna”, i nostri sforzi profusi verso la Formazione e il Lavoro devono essere gli stessi sforzi dell’intero Paese e dell’Europa. E ovviamente saremo pronti a dare il nostro contributo”. Con queste parole, Patrizio Bianchi, Assessore a coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro, ha concluso il suo intervento al termine del convegno “VALORI E LAVORI. Formazione Lavoro, Impresa e Persona per il futuro dei giovani”. Un appuntamento che ha visto confrontarsi insieme e in maniera positiva realtà molto diverse tra loro, ma accomunate dall’unica volontà di non spegnere mai le luci sul mondo della formazione professionale e del lavoro, soprattutto per quanto riguarda giovani e fasce più deboli.
Durante i saluti iniziali, il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dopo aver illustrato quanto fatto dalla Regione negli ultimi anni, ha voluto sottolineare come ci sia ancora bisogno di investire molto in formazione, in sapere e in qualità; in quello che si produce, che si progetta e che si pensa. “In tema di Formazione – ribadisce Bonaccini – nella richiesta di autonomia chiediamo di poter gestire direttamente l’incrocio tra Formazione e Impresa. I nostri figli – prosegue – molto probabilmente faranno lavori che oggi non esistono. Dobbiamo pensare al futuro e saper formare persone in grado di fare lavori del prossimo futuro quando quelli di oggi scompariranno. Penso che possiamo fare ancora tante cose insieme e noi continueremo ad investire come non mai nella Formazione e nel Patto per il Lavoro”. Al termine del suo intervento, Bonaccini ha voluto ringraziare i soggetti presenti per il grande lavoro svolto, per essere un pezzo rilevante, indispensabile, del sistema formativo della Regione.
Prima dell’avvio dei lavori, i saluti di Mons. Mario Toso, delegato per la Pastorale Sociale e del Lavoro che ha voluto sottolineare come “la vera svolta nel mondo della formazione e del lavoro in Emilia-Romagna si è verificata nel 2011, con quella legge regionale che ha introdotto nei sistemi ordinamentali la possibilità di percorsi personalizzati: non è più il giovane che si deve adattare ai programmi, ma è l’istituzione formativa che deve trovare il percorso più commisurato al giovane”. Toso ha voluto poi indicare alcuni obiettivi da conseguire nei prossimi anni: “Bisogna continuare a sviluppare la personalizzazione educativa, rendere effettivo il diritto dei giovani nella realizzazione di un percorso personale di crescita e di apprendimento e innovare l’offerta formativa qualificando modalità e modelli per l’apprendimento delle competenze trasversali digitali e relazionali”.
Giuseppe Pagani, rappresentante del CoEF (Coordinamento Enti di Formazione), ha aperto la discussione spiegando il perchè si è voluto dare il titolo “Valori e Lavori” al convegno: “Questo titolo sintetizza da un lato il senso della nostra tradizione e della nostra presenza come enti di formazione sul territorio regionale e dall’altro perchè è uno stimolo che vuole rilanciare il senso del nostro impegno per accompagnare la transazione dei giovani dalla scuola al lavoro, per dare pieno sviluppo alle politiche attive, per garantire all’interno dei nostri centri e dei percorsi di formazione inclusione e diritti di cittadinanza a ragazzi e ragazze, uomini e donne, giovani e adulti, stranieri e persone fragili o con disabilità che intendono crescere sul piano umano e professionale per potenziare e spendere le proprie doti e competenze in un ambiente professionale”.
Pagani ha voluto poi riportare alcuni dati significativi sul mondo del lavoro e dell’istruzione. “In Emilia-Romagna, nel primo trimestre del 2019, il mercato del lavoro, rispetto allo stesso periodo del 2018, ha mostrato forti segnali di miglioramento. Gli occupati sono aumentati di 49 mila unità e i disoccupati sono diminuiti di 5 mila unità. Scende al 9,9% nel 2017 – dall’11,3% del 2016 – il tasso di dispersione scolastica e l’Emilia-Romagna raggiunge in anticipo l’obiettivo europeo fissato al 10% dalla Strategia 2020. Questi importanti successi sono il risultato di una integrazione e sinergia tra tutti gli attori del sistema, istituzioni, sistema scolastico, enti di formazione e imprese”.
Ilaria Vesentini de IlSole24Ore ha poi condotto la tavola rotonda che ha visto confrontarsi realtà molto diverse tra loro, ma impegnate a lavorare insieme per creare quella rete di persone e di idee fondamentale affinchè ci sia il dialogo necessario per far muovere armonicamente gli ingranaggi di un sistema complesso. Presenti al tavolo della discussione il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Stefano Versari; Luigi Sbarra, Segretario Generale Aggiunto CISL Nazionale; Maurizio Gardini, Presidente nazionale Confcooperative e S.E. Mons. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna che sabato 5 ottobre verrà nominato cardinale da Papa Francesco. Tanti i temi trattati tra cui l’etica del lavoro, il compito delle imprese nel processo di formazione,il ruolo fondamentale e le problematiche del mondo femminile, l’integrazione del processo di formazione e lavoro nel sistema scolastico regionale.
La mattinata si è conclusa con un pranzo organizzato dagli allievi delle scuole di formazione CEFAL e IAL Emilia-Romagna ai quali vanno i complimenti e il ringraziamento per l’ottimo servizio svolto.